Il 24 maggio decade la concessione demaniale sancita dal Consiglio di Stato del porto turistico gestito dalla società Marina di Porto San Giorgio. Lo dovrà riconsegnare, ma questo al momento risulta complesso a causa degli inesistenti rapporti tra Comune e società.
Come ha spiegato Paola Renzi, che fa parte della società, i beni che si trovano nel porto si distinguono in due categorie, ovvero inamovibili di proprietà del demanio e amovibili appartenenti a Marina. Ha quindi elaborato due proposte: la prima prevede la cessione in blocco di tutti i beni amovibili per un valore totale di 7 milioni di Euro (si possono dilazionare in quattro rate), mentre la seconda consiste nel pagamento di un affitto di 70.000 Euro mensili per almeno tre anni - opzione ritenuta da Renzi più probabile -. Dal momento che le possibilità economiche del Comune sono limitate, si possono selezionare e acquistare o affittare solo le aree necessarie, suddivise secondo lotti definiti.
Ora è il Comune a dover decidere e probabilmente si disporrà una proroga nella scadenza. Se non ci sarà una delibera, Marina rimuoverà i beni non di interesse comunale.