È stato presentato il 16 aprile alla Camera dei Deputati il rapporto Fermerci, l'associazione di riferimento per gli operatori del trasporto ferroviario merci: evidenzia criticità strutturali e interruzioni ferroviarie prolungate fino al 2027, ma anche segnali di ripresa. Risultano inoltre necessari investimenti nell'infrastruttura per il rilancio del settore e il sostegno degli operatori durante la transizione infrastrutturale. Questa la risposta del ministro Matteo Salvini: "È un momento estremamente complesso. Sui tempi dei lavori stiamo facendo il massimo ma sono ottimista e dopo questo periodo i dati in prospettiva sono pesantemente in crescita". Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come ha comunicato, è impegnato a rendere più efficiente il trasporto merci e la logistica attraverso la digitalizzazione e la pianificazione infrastrutturale, anche cercando di migliorare la sostenibilità e l'integrazione ferro-gomma-mare. Sono stati stanziati, infatti, 25 milioni di Euro per integrare ferro e gomma e l'intermodalità è supportata da 88 milioni di Euro che fanno parte del "Ferrobonus".
Secondo il rapporto, il numero di treni-km è calato per il terzo anno consecutivo, una diminuzione che corrisponde al -5% tra il 2021 e il 2024. Nei porti nazionali il numero complessivo di treni in origine e in destino tra il 2022 e il 2024 è diminuito del 6%. A causa della realizzazione delle opere previste dal Pnrr, inoltre, continueranno almeno fino al 2027 le interruzioni dei servizi, provocando un impatto negativo sulla capacità degli operatori ferroviari già provati da criticità strutturali del settore. Tirando le somme, il settore è fragile e ha bisogno di misure strutturali a supporto della transizione ecologica e della competitività logistica del Paese.
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