Alla vigilia dell'annuncio di Trump sui nuovi dazi, il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si esprime dettagliatamente sulla strategia di risposta da parte dell'Ue. "La nostra risposta immediata è unità e determinazione" afferma specificando che verrà poi calibrata quando i dazi entreranno in vigore.
Von der Leyen mantiene la propria apertura ai negoziati come soluzione, dal momento che il flusso di beni e servizi tra Ue e Usa è in equilibrio: l'attivo dell'Ue nel commercio dei beni è infatti bilanciato dall'attivo degli Usa nello scambio dei servizi e di conseguenza i negoziati tra i due attori potrebbero investire sia riguardo alle merci sia ai servizi. "Questa è la relazione commerciale più grande e prospera al mondo. - dichiara von der Leyen - Staremmo tutti meglio se riuscissimo a trovare una soluzione costruttiva. Allo stesso tempo deve essere chiara: l'Europa non ha iniziato questo confronto. Non vogliamo necessariamente reagire, ma abbiamo un piano forte per reagire, se necessario".
Per quanto concerne la diversificazione, secondo elemento della strategia, il presidente della Commissione spiega che il commercio si dirige dove ci sono opportunità di business e per questo verranno aperte le porte verso mercati in crescita in tutto il mondo. "L'Europa ha già accordi commerciali in atto con 76 paesi - dichiara - e ora stiamo ampliando questa rete. Abbiamo appena concluso accordi commerciali con il Mercosur, il Messico e la Svizzera. Abbiamo lanciato il primo Partenariato sul 'Clean Trade and Investment' (Commercio e investimenti puliti) con il Sudafrica. Puntiamo a concludere un accordo commerciale con l'India entro la fine dell'anno. Siamo impegnati in intense trattative con Indonesia e Thailandia. E più avanti questa settimana, io e il presidente Antonio Costa ci recheremo a Samarcanda, per il primo vertice tra l'Ue e l'Asia Centrale".
Il terzo elemento della strategia consiste infine nel liberare il mercato unico, rimuovendo gli ostacoli che vincolano le attività dell'Ue. Come suggerisce Mario Draghi, "le elevate barriere interne sono molto più dannose per la crescita di qualsiasi dazio" e per questo l'Ue intende abbatterle e semplificare le attività economiche all'interno dell'Europa per favorire l'economia. Questo attraverso proposte ambiziose per permettere alle persone di avere un rendimento migliore sui propri risparmi e alle aziende di trovare il capitale necessario per crescere e attraverso pacchetti di semplificazione Omnibus o l'Unione delle competenze. Per rimuovere le barriere interne e impedirne di nuove il presidente ha incaricato il vicepresidente esecutivo della Commissione Stéphane Séjourné "di elaborare proposte concrete e coraggiose il mese prossimo".