La Commissione europea ha presentato un piano d'azione per rafforzare la competitività e la sostenibilità del settore dell'acciaio e dei metalli in Europa. L'iniziativa mira a sostenere la transizione verso una produzione a basse emissioni di carbonio, affrontando allo stesso tempo le sfide relative ai costi energetici, la concorrenza globale, e le tensioni commerciali con l'America.
Si tratta di settori strategici per l'economia europea, sono attivi circa 500 siti produttivi nei 22 Stati membri, che generano circa 80 miliardi di Euro di Pil e garantiscono 2,6 milioni di posti di lavoro. Il piano promuove l'uso di power purchase agreements (Ppa) e invita i diversi Stati a sfruttare la flessibilità fiscale sull'energia per ridurre i costi per le industrie, incoraggiando l'uso maggiore dell'idrogeno rinnovabile. Inoltre verranno rafforzate le misure di difesa commerciale e verrà valutata l'introduzione della regola "melted and poured" in modo da poter certificare l'origine dei prodotti in metallo. Altro punto importante riguarda gli obiettivi per l'utilizzo di acciaio e alluminio riciclati nei settori chiave, possibile valutazione anche per quanto riguarda l'export di rottami metallici per garantire l'approvvigionamento interno.
La Commissione destinerà 150 milioni di Euro dal fondo per la ricerca su carbone e acciaio nel 2026-27 e ulteriori 600 milioni attraverso Horizon Europe. Un'asta pilota da 1 miliardo di Euro nel 2025 sosterrà l'elettrificazione e la decarbonizzazione dei processi industriali. La Commissione monitorerà gli impatti occupazionali tramite l'Osservatorio per la Transizione Giusta, garantendo una transizione equa per i lavoratori del settore.