Anche l'industria motociclistica italiana rischia di essere gravemente colpita dai dazi imposti dall'America all'Europa. A lanciare l'allarme è Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accesorio) che ha espresso la sua forte preoccupazione per le conseguenze della risposta europea.
Il presidente dell’associazione Mariano Roman ha sottolineato che “per quanto doverosa, la reazione della Commissione rischia di aprire una dannosissima escalation per il nostro settore”. L'introduzione dei dazi sulle moto rappresenterebbe, infatti, un danno significativo al made in italy, il Paese con oltre 420 mila veicoli prodotti è il primo produttore in Europa con un ottimo mercato negli Usa. Ha poi aggiunto il presidente che: "importiamo, infatti, veicoli per 1,2 milioni di Euro e ne esportiamo per oltre 238 milioni. Questi numeri dimostrano chiaramente che i dazi puniranno prettamente l’industria Made in Italy delle due ruote, settore trainante nel Paese con quasi 10 miliardi di fatturato e oltre 36mila addetti diretti”.
L'associazione ha inviato oggi stesso una lettera alla rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea a Bruxelles, e domani Roman parteciperà alla seduta del tavolo Automotive dove ribadirà la posizione dell'Ancma alla presenza del ministro delle Imprese e del made in italy Adolfo Urso. L'obiettivo è evitare una guerra commerciale, proteggendo il settore.
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