Durante il consiglio della competitività dell'Unione europea a Bruxelles il ministro delle Imprese e del made in italy, Adolfo Urso, ha delineato la posizione dell'Italia per il rilancio del settore automotive.
“Il Clean Industrial Deal va rapidamente tradotto in azioni concrete, con tempi certi e risorse adeguate” ha dichiarato Urso durante il suo intervento. Ha sottolineato come il principio di neutralità tecnologica debba essere riconosciuto e applicato, includendo anche i biocarburanti e l'idrogeno. A supporto della sua posizione il ministro ha ricordato come l'Italia grazie al non-paper promosso insieme alla Repubblica Ceca e sostenuto da altri 13 Paesi membri abbia consentito l'inserimento nel documento strategico sull'automotive della Commissione due condizioni considerate fondamentali anche se non sufficienti. La prima riguarda il rinvio delle sanzioni previste per il 2025, che avrebbero portato al collasso dell’intero comparto industriale, mentre l'altra riguarda l’anticipo alla seconda metà di quest’anno della revisione del regolamento sui veicoli leggeri, inizialmente prevista per la fine del 2026.
“Ora occorre far fronte comune per superare l’impostazione ideologica del Green Deal – ha aggiunto Urso – Questi sono mesi decisivi, serve il massimo impegno da parte di tutti. Se non daremo risposte all’altezza, vedremo l’industria europea soccombere rispetto agli altri attori globali” ha concluso.
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilita.news