Per affrontare le sfide e le necessità del trasporto ferroviario merci in Italia si è svolto un'incontro tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) e i rappresentanti dell'associazione Fermerci. “Il trasporto ferroviario merci in Italia – ha spiegato Clemente Carta presidente Fermerci– ha una quota di traffico ben lontana dalla media europea."
Le principali criticità che il settore sta affrontando sono aggravate dalle interruzioni legate ai lavori infrastrutturali che vedranno un incremento nel 2025. Questo comporta che molte operazioni legate al trasporto merci subiranno un impatto superiore del 50%, mettendo così a rischio la stabilità. “Per fronteggiare questa grave situazione – ha proseguito Carta– serve un piano di sostegno immediato per compensare le perdite operative."
Tra le richieste avanzate al Mit vi è l'anticipo al 2025 del nuovo periodo tariffario Rfi, che in origine era previsto per il 2026. Poi viene chiesta anche la stabilizzazione degli incentivi per il trasporto merci su ferrovia in modo da garantire una maggiore competitività. “La legge di bilancio 2025 - ha aggiunto Carta – ha aumentato il contributo ferrobonus fino al 2027, e ha introdotto una misura temporanea molto importante a sostegno della manovra ferroviaria nei porti ma, per garantire stabilità e competitività al settore è necessario rendere strutturale le misure e incrementare ulteriormente le risorse”. Al contempo sono stati tagliati gli incentivi per l'acquisto di locomotive e materiale rotabile, questa decisione ha comportato danni ingenti alle imprese che avevano già fatto investimenti di circa 700 milioni di Euro.
“Per questo motivo – ha concluso – abbiamo chiesto l’immediato ripristino delle risorse per favorire il rinnovo della flotta ferroviaria merci”. Il ministro Matteo Salvini ha assicurato il proprio impegno nel cercare soluzioni a supporto.