Il mercato automobilistico italiano ha chiuso il 2024 con 1,559 milioni di immatricolazioni, segnando un calo del 18,7% rispetto al 2019. Secondo le previsioni Unrae, la flessione proseguirà anche nel nuovo anno con una stima di 1,550 milioni di nuove immatricolazioni (-0,6%).
Nonostante un fatturato stabile di 46,9 miliardi di Euro il settore continua a scontare un forte ritardo nella transizione ecologica. Le auto ricaricabili rappresentano solo il 7,6% del mercato, con le elettriche ferme al 4,2% e le ibride plug-in al 3,4%. Il parco circolante ha raggiunto i 40,57 milioni di veicoli (+1,3%), ma con un’età media in crescita fino a 12,8 anni. Più del 21% delle vetture è ancora Euro 4 o precedente, alimentando problemi ambientali e di sicurezza.
Il mercato dell’usato invece ha registrato un incremento del 7,4%, con oltre 5,4 milioni di passaggi di proprietà: per ogni auto nuova acquistata, ne sono state vendute due usate. Il settore dei veicoli commerciali ha chiuso il 2024 con una lieve crescita (+1,1%), ma si prevede un calo del 6,9% nel 2025. Peggiora la situazione per i veicoli industriali (-0,8% nel 2024, -16,5% atteso nel 2025) e per i rimorchi (-13,6% nel 2024, ulteriore -14% previsto).
L’unico segmento in espansione è quello degli autobus, che grazie ai fondi del Pnrr ha registrato un +29% nel 2024. Per il 2025 si prevede una stabilizzazione, con buone prospettive per il trasporto urbano e turistico.
L'Unrae ribadisce la necessità di un piano pluriennale di incentivi, investimenti nelle infrastrutture di ricarica e una riforma del regime fiscale delle auto aziendali, per accelerare la transizione e rilanciare il settore.