“Il mercato europeo dell’auto apre l’anno in corso in flessione (-2,1% a gennaio), risultando in calo quasi tutti i maggiori mercati. A gennaio, infatti, dei cinque major market (incluso UK) soltanto la Spagna registra una crescita (+5,3%). In calo, invece, Francia (-6,2%) e Italia (-5,8%), seguite da Germania (-2,8%) e Regno Unito (-2,5%)." ha affermato Roberto Vavassori, presidente di Anfia.
Nello specifico le immatricolazioni di veicoli leggeri in tutta l'Unione europea, Efta e Regno Unito sono pari a 995,271. In Italia i volumi sono scesi, ma le auto elettriche (Bev) e ibride (Phev) stanno guadagnando terreno segnando rispettivamente un +126,2% e un + 21%. Mentre i veicoli a benzina -17% e quelli diesel -41,6%. In generale le auto a basse emissioni rappresentano il 53,3% del mercato nel Paese. Nel contesto europeo, a gennaio 2025 le auto Bev sono aumentate del 37,3%, mentre le ibride tradizionali (Hev) sono cresciute del 16,9%. Al contrario, le immatricolazioni Phev sono diminuite del 6,4%.
Nonostante i dati negativi la Commissione europea ha avviato lo “Strategic dialogue on the future of the european automotive industry”, un'iniziativa volta a rivedere i regolamenti sulle emissioni di CO2 e a promuovere la diffusione dei veicoli a zero-basse emissioni (Zlev). All'interno del piano sono previsti incentivi e misure per supportare le imprese con manovre che prevedono la riduzione dei costi energetici.
"Per garantire una transizione pulita e razionale è infatti necessario revisionare i regolamenti sulla riduzione delle emissioni di CO2 degli autoveicoli leggeri e pesanti abbracciando il paradigma della neutralità tecnologica e introducendo delle flessibilità che consentano di attribuire il giusto valore al contributo dei carbon neutral fuels" ha commentato cosi Vavassori.