Un recente studio condotto dall'istituto di ricerca tedesco Fka ah rivelato che meno dell'1% degli incidenti automobilistici mortali è causato da difetti tecnici, confermando che il 99% di questi è dovuto a comportamenti umani o fattori esterni. La maggior parte dei difetti tecnici riscontrati nei sinistri riguarda gli pneumatici, un aspetto che, pur essendo importante, non giustifica il ricorso a misure aggiuntive nelle ispezioni periodiche obbligatorie (Pti).
Questa ricerca arriva mentre la Commissione europea sta valutando modifiche al pacchetto "idoneità alla circolazione", che potrebbe imporre obblighi aggiuntivi alle case automobilistiche, in un momento in cui il settore è già messo a dura prova dalle sfide per la transizione. Lo studio suggerisce che eventuali cambiamenti alle normative Pti debbano essere gestiti con cautela, poiché un allargamento delle verifiche potrebbe incrementare i costi senza apportare miglioramenti significativi alla sicurezza stradale. Inoltre i produttori di veicoli forniscono già dati dettagliati necessari per le ispezioni nell'ambito della legislazione europea (regolamento 2019/621/Eu), ma tali dati non vengono adeguatamente sfruttati dagli enti responsabili dei controlli, impedendo una valutazione efficace dei sistemi elettronici moderni. Lo studio sottolinea che per ridurre realmente il numero di incidenti mortali, sarebbe più utile raccogliere dati sui fattori scatenanti degli incidenti, mantenendo i requisiti di progettazione e test dei veicoli nell'ambito della legislazione sulle approvazioni di tipo, piuttosto che espandere inutilmente i controlli.
Infine, la proposta di armonizzare le pratiche di Pti in tutta l'Unione europea potrebbe migliorare la condivisione dei dati e facilitare la conformità alle normative esistenti.