L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha sanzionato il Gruppo Gls, compagnia di trasporti, con una multa di 8 milioni di Euro per aver adottato pratiche commerciali scorrette in relazione al suo programma "Climate Protect".
Quest'ultimo è stato promosso per costruire un'immagine "green" dell'azienda, non ha però rispettato i requisiti normativi a tutela dei consumatori e delle microimprese. L'Antitrust ha accertato che il programma di compensazione delle emissioni di CO2 conteneva dichiarazioni ambientali poco chiare, rendendo difficile per i consumatori comprendere i dati reali. Inoltre i clienti abbonati ai servizi della compagnia erano obbligati a partecipare al programma e a pagare un contributo per ottenere un certificato che attestasse la riduzione delle emissioni, certificato che, secondo l'Autorità, non era neanche necessario.
Il contributo imposto è stato giustificato senza una reale trasparenza sui costi sostenuti. Le comunicazioni relative alle compensazioni inviate ai consumatori e alle imprese sono state ritenute ingannevoli, inducendo i destinatari a credere che l'impatto del programma fosse maggiore di quanto fosse in realtà.
Per queste ragioni il Gruppo Gls è stato accusato di aver violato gli articoli 20, 21, 22 e 26 del Codice del consumo, che disciplinano le pratiche commerciali scorrette e la tutela dei consumatori.