Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia hanno firmato una dichiarazione congiunta per proseguire i lavori sul Corridoio Meridionale dell'idrogeno, un progetto che mira a trasportare idrogeno rinnovabile per oltre 3.300 chilometri dal Nord Africa all'Europa.
L'accordo è stato siglato a Roma durante la prima riunione pentaministeriale, presieduta dal vice presidente del Consiglio e ministro degli affari Esteri, Antonio Tajani, e dal ministro dell’ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto. Tra i partecipanti anche il ministro algerino dell’energia, Mohamed Arkab, il segretario di stato tedesco per gli affari economici, Philipp Nimmermann, e il direttore generale della Commissione europea per l’energia, Ditte Juul Jørgensen, e rappresentanti da Austria e Tunisia.
L'accordo conferma l'intenzione di proseguire lo sviluppo del progetto "SouthH2 Corridor", riconosciuto dall'Unione europea come Progetto di Interesse Comune (Pci), con l'obiettivo di creare un'infrastruttura energetica integrata per l'importazione di idrogeno rinnovabile dall'Africa. L'idrogeno, considerato un vettore energetico del futuro, è cruciale nella transizione verso un sistema a basse emissioni di carbonio. Durante l'incontro sono state esplorate le opportunità che questa infrastruttura offrirà alle imprese della filiera.
Tajani ha sottolineato l’importanza di questo progetto nell’ambito della strategia energetica italiana, che punta a diversificare le fonti di energia rinnovabile e a rafforzare il ruolo del Paese come hub energetico in Europa.