Nel 2024 il mercato britannico dei veicoli commerciali leggeri (lcv) ha registrato un aumento del 3,0%, raggiungendo 351.834 nuove immatricolazioni, il dato più alto dal 2021. Questo è quanto emerge dai dati pubblicati dalla Society of Motor Manufactures and Traders (Smmt).
La domanda è cresciuta in tutte le categorie di peso, con i furgoni di grandi dimensioni che hanno rappresentato il 66,3% del mercato, seguiti dai veicoli di medie dimensioni (+12,3%) e piccoli (+44,5%). Tuttavia le immatricolazioni di pick-up sono diminuite dell’8,3%, una flessione attribuita alla prossima introduzione di una nuova tassazione per i double-cab, che potrebbe scoraggiare gli investimenti futuri in settori come agricoltura, edilizia e commercio.
Il mercato dei veicoli elettrici a batteria (Bev) non ha registrato un balzo significativo. Le immatricolazioni di furgoni elettrici sono cresciute solo del 3,3%, rappresentando il 6,3% del mercato complessivo, in linea con il 2023. Sebbene siano stati lanciati 33 modelli a zero emissioni, pari al 52,4% delle nuove opzioni disponibili, la carenza di infrastrutture di ricarica dedicate ai veicoli commerciali ostacola la diffusione.
Con il mandato governativo di Zero Emission Vehicle (Zev) che fissa gli obiettivi per il 2025, le proiezioni indicano che la quota di mercato dei Bev potrebbe arrivare solo al 10,6%, ben al di sotto del target richiesto del 16%. Per superare questa sfida è fondamentale che la regolamentazione sia rivista per affrontare le barriere specifiche, accompagnata da incentivi adeguati e da un rapido sviluppo delle infrastrutture.
Mike Hawes, Ceo della Smmt, ha sottolineato l’importanza del settore per l’economia britannica e il ruolo chiave dei veicoli elettrici per la decarbonizzazione. Tuttavia ha avvertito che senza infrastrutture di ricarica adeguate e un sostegno normativo più solido, la transizione verso l’elettrico rischia di rallentare, con conseguenze negative per la crescita e l’ambiente.