Il Tar del Lazio ha annullato l’aumento del 25,15% dei canoni per le concessioni demaniali marittime stabilito dal ministero delle infrastrutture e dei Trasporti (Mit) nel 2023. La decisione del tribunale accoglie i ricorsi di Assiterminal e Assomarinas, che hanno contestato la legittimità del provvedimento basato su un indice statistico non previsto dalla normativa vigente.
Il decreto avrebbe utilizzato un metodo di calcolo alternativo non conforme a quanto stabilito dal legislatore, violando così il principio di legalità. In particolare l’indice applicato differiva da quello previsto dalla legge, che si basa sui prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e sui valori del mercato all’ingrosso.
La sentenza impone al ministero di ridefinire i canoni secondo criteri corretti, con un impatto stimato tra il 4% e l’8% di incremento, significativamente inferiore al 25% precedentemente imposto. Inoltre è previsto che tutte le somme versate in eccesso dovranno essere sottratte dai futuri pagamenti.
Le associazioni di categoria hanno accolto con soddisfazione la decisione. Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas, ha definito il risultato un successo del lavoro costante portato avanti dell’associazione, anche Luciano Serra, presidente di Assonat, ha sottolineato l’importanza del dialogo tra pubblica amministrazione e utenti.
Questa sentenza rappresenta un importante precedente per la regolamentazione dei canoni demaniali e per la tutela dei concessionari nei settori portuale e turistico.