Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in un'intervista al Messaggero ha spiegato la strategia nazionale per il settore energetico che includerà la realizzazione di reattori nucleari di nuova generazione. Si tratta di piccoli impianti modulari, gli Small Modular Reactors (Smr) e gli Advanced Modular Reactors (Adr), con alti standard di sicurezza, sostenibilità e flessibilità operativa. Questi reattori potranno essere costruiti su scala industriale, trasportati e installati su richiesta delle imprese.
Secondo il ministro è fondamentale recuperare la fiducia nelle capacità italiana di guidare lo sviluppo tecnologico, come avvenuto in passato. Il piano fa parte di una visione più ampia che mira a mettere in collegamento l'energia con le industrie e lo spazio. Il Paese ha investito oltre 7 miliardi di Euro nel comportato spaziale, puntando ad essere protagonisti nella Space Economy.
Sul piano industriale Urso ha criticato le attuali regole europee, considerate non al passo con l’economia produttiva globale, e ha sottolineato la necessità di un’adeguata politica industriale. L’Italia ha già presentato un “non paper” sull’automotive, con il supporto di 14 Paesi, per rivedere il calendario dell’uscita dai motori endotermici e migliorare le norme del Carbon Border Adjustment Mechanism (Cbam). L’obiettivo è sostenere industrie chiave come siderurgia, chimica, carta e vetro nella transizione green, contrastando fenomeni come il dumping e il carbon leakage che rischiano di penalizzare i produttori europei.
Urso ha anche annunciato un piano per il settore dei semiconduttori, che ha registrato dieci miliardi di investimenti in Italia nel 2024, e ribadito la necessità di un approccio pragmatico alla transizione energetica. Il ministro ha poi concluso evidenziando il ruolo strategico del nucleare e della politica industriale italiana nel rafforzare la competitività del Paese e dell’Europa, in un contesto globale sempre più complesso.