Il Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del mare adriatico centrale si è riunito per una seduta dedicata agli aggiornamenti per il futuro dei porti sotto la sua competenza.
Tra i punti più rilevanti c'è l'adozione del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro dei porti 2024-2026, siglato lo scorso ottobre. L'accordo accolto anche dall'Organismo di partenariato, introduce novità economiche, normative e di welfare per i dipendenti dell'Autorità e prevede un'espansione dell'organico da 57 a 86 unità. Il presidente Vincenzo Garofalo ha sottolineato l'impegno dell'ente verso la parità di genere, annunciando la firma di quattro nuovi contratti con personale femminile che entrerà in servizio nel 2025.
Un altro tema è stato l'aggiornamento del "Piano dell'organico del porto", strumento che monitora le esigenze formative e operative delle imprese portuali. Nei principali scali di Ancona, Ortona e Vasto sono stati confermati i numeri massimi di autorizzazioni per operazioni e servizi portuali, con un totale di 237 lavoratori operativi nel solo porto di Ancona.
Nella stessa seduta è stato approvato il rilascio di una concessione provvisoria per lo stabilimento Fincantieri di Ancona, in attesa della definizione della concessione definitiva della durata di quarant'anni, che rientra nel piano di sviluppo infrastrutturale previsto dall’Accordo di programma siglato nel novembre 2023, che mira ad ampliare le banchine, i bacini di carenaggio e gli impianti tecnologici per consentire la costruzione di navi di grandi dimensioni. Il progetto, del valore di 80 milioni di Euro, è finanziato dal ministero delle infrastrutture e Trasporti e da Fincantieri.
Infine è stata presentata una prima informativa sulla gestione delle concessioni in base alla direttiva Bolkestein e al decreto 131/2024. Per quest'ultime è prevista una proroga tecnica fino al 31 dicembre 2025, mentre per le altre si procederà secondo il Codice della Navigazione.