Questa mattina, presso la raffineria Eni di Calenzano (Firenze), si è verificata un'esplosione durante le operazioni di ricarica delle autobotti. Secondo una prima ricostruzione la deflagrazione potrebbe essere stata causata da una perdita di liquido. Subito dopo l'incidente le autorità competenti hanno posto l'area sotto sequestro e avviato un'inchiesta per fare chiarezza sulle cause dell'esplosione e individuare eventuali responsabilità.
La procura di Prato ha aperto un fascicolo penale per accertare le circostanze che hanno portato all'esplosione, che ha provocato anche un incendio e danni significativi agli edifici circostanti. Il procuratore Luca Tescaroli ha confermato che l'incidente si è verificato nel deposito Eni, situato in via Erbosa n. 27, e ha annunciato che le indagini sono state avviate con il coinvolgimento dei Carabinieri di Firenze e diversi consulenti tecnici.
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