Il mercato automobilistico italiano continua a rallentare, registrando a novembre 2024 una flessione significativa. I dati del ministero delle infrastrutture e dei Trasporti evidenziano una diminuzione del 10,8% nelle immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2023, con un totale di 124.251 veicoli venduti. Il bilancio complessivo per i primi undici mesi dell’anno si mantiene stabile rispetto al 2023 (-0,2%), ma ben lontano dai livelli pre-pandemia (-18,3% rispetto al 2019).
Tra le alimentazioni, il calo più marcato si osserva nei veicoli full electric (Bev), con 6.601 unità immatricolate a novembre, in calo del 17,1% rispetto al 2023. La quota di mercato di questa tipologia di vetture è scesa dal 5,7% al 5,3%. Il totale annuo si attesta a 59.126 unità (-0,6%), confermando una stagnazione del segmento, che si ferma a una market share del 4,1%.
L’Italia rimane fanalino di coda tra i maggiori mercati europei nel passaggio all’elettrico. Nei primi dieci mesi del 2024, la quota di mercato dei BEV è stata del 3,9%, molto al di sotto di Francia (17%), Germania (13,3%) e Regno Unito (18,1%).
Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, sottolinea come il rallentamento rifletta un clima di incertezza normativa e una mancanza di coordinamento tra istituzioni e industria, e sollecita un piano strategico nazionale coerente con le sfide globali del settore, incentrato sull’elettrificazione e la digitalizzazione. Anche Massimo Artusi, presidente di Federauto, denuncia gli effetti negativi di una transizione energetica mal pianificata, evidenziando come le politiche fiscali sui fringe benefits e le nuove norme europee sulle emissioni aggravino la crisi, inoltre osserva che il segmento elettrico fatica a decollare, mentre le case automobilistiche affrontano chiusure di impianti e licenziamenti.
Oltre ai BEV, tutte le altre alimentazioni hanno segnato flessioni significative: benzina (-12,4%), diesel (-20,8%), Gpl (-18,1%) e ibride plug-in (-36,4%). Fa eccezione il segmento full e mild hybrid, che rimane in linea con i volumi dell’anno precedente (+0,7%).
La situazione complessiva del mercato automobilistico italiano richiede interventi urgenti per superare le difficoltà legate alla transizione ecologica e alla competitività internazionale.