Il 12 dicembre si preannuncia una giornata di protesta per il settore del noleggio con conducente (Ncc). Gli operatori scenderanno in piazza contro le nuove disposizioni introdotte dal decreto Trasporti-Interni, che impongono un'attesa minima di 20 minuti tra le corse con partenza fuori rimessa e l’obbligo di un nuovo foglio di servizio elettronico. Questo documento, che entrerà in vigore nel 2025, dovrà contenere dettagli specifici come i dati del conducente, quelli del committente, la targa del veicolo, e le informazioni sui percorsi e gli orari di servizio.
Francesco Artusa, presidente di "Sistema Trasporti" e rappresentante degli operatori Ncc e dei bus turistici, ha dichiarato di voler aderire alla mobilitazione indetta dalla Federazione Ncc MuoverSi', inoltre ha invitato tutti gli attori del settore, dalle piccole imprese familiari ai grandi gruppi, a unirsi nella protesta. Il suo appello si estende anche alle piattaforme come Uber, chiedendo loro di sospendere i servizi durante le ore dell’agitazione, per dimostrare compattezza e solidarietà all’interno della categoria.
Artusa ha denunciato le difficoltà imposte dalle nuove regole, che secondo lui hanno già trasformato stazioni e aeroporti in luoghi dove è sempre più difficile per i clienti trovare un veicolo. La protesta del 12 dicembre vuole essere un segnale forte contro il Governo e il ministro dei Trasporti Salvini, accusato di aver introdotto misure che, a parere degli operatori Ncc, danneggiano gravemente il servizio pubblico.