Nel 2023 il numero di incidenti stradali in Italia ha visto una lieve crescita nel numero complessivo, ma si è registrata una diminuzione delle vittime. Secondo i dati pubblicati dall'Aci e dall'Istat, sono stati registrati 166.525 incidenti con lesioni, circa 456 al giorno, con 3.039 morti (8,3 decessi al giorno) e 224.634 feriti (615 feriti giornalieri). Rispetto al 2022, i morti sono diminuiti del 3,8%, mentre gli incidenti e i feriti sono aumentati rispettivamente dello 0,4% e dello 0,5%.
Venezia ha registrato il maggiore incremento in valori assoluti, con 26 vittime in più, seguita da Bologna (+21) e Milano e Reggio Calabria (+20 ciascuna). In termini percentuali, l’aumento maggiore si è avuto a Biella, con un incremento vertiginoso del 233%, passando da 3 a 10 vittime. Vibo Valentia e Reggio Calabria hanno visto un aumento del 200%, con 9 e 30 decessi rispettivamente nel 2023. Alcune province italiane hanno un indice di mortalità particolarmente elevato, con più del doppio del valore medio nazionale di 1,82 morti ogni 100 incidenti. Le situazioni più critiche si sono registrate a Nuoro (6,25) e nel Sud Sardegna (6,14). In controtendenza, province come Prato, Genova, Monza Brianza e Milano hanno visto un numero di incidenti meno gravi, con un indice di mortalità inferiore a 1 morto ogni 100 incidenti.
La mobilità dolce, che include l’uso di monopattini, biciclette e biciclette elettriche, ha registrato una crescita preoccupante nelle vittime. I conducenti di monopattini hanno visto un aumento del 31,3% con 21 morti, mentre i ciclisti sono aumentati dell'8,1% (200 morti), sebbene le vittime delle bici elettriche siano diminuite del 40% (12 morti). La situazione per i pedoni è rimasta stabile, con 485 decessi, lo stesso numero registrato nel 2022. A livello provinciale, Roma ha registrato il più alto numero di pedoni morti (71), mentre Milano ha avuto il maggior numero di ciclisti morti (11). La provincia di Torino ha visto il numero maggiore di decessi tra i conducenti di monopattini (3).
Per quanto riguarda le regioni, la Calabria ha avuto l’incremento maggiore in valori assoluti (+35 morti), seguita dalla Sicilia (+15) e dall'Abruzzo (+13). D’altra parte, le regioni con la maggiore diminuzione in valori assoluti sono state il Piemonte (-63), l’Emilia Romagna (-32) e la Lombardia (-25).