Venerdì 29 novembre, il paese sarà paralizzato da uno sciopero generale proclamato dai sindacati Cgil, Uil, Cobas, Cub e Sgb, contro la Legge di Bilancio e le politiche del governo in vari settori. La protesta interesserà trasporti, sanità, scuola e servizi pubblici, causando significativi disagi per cittadini e lavoratori.
Il settore dei trasporti sarà il più colpito dalla mobilitazione. Inizialmente previsto per 24 ore, lo sciopero dei trasporti è stato ridotto a 4 ore a causa della precettazione firmata dal ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che impone la riduzione della durata della protesta per il trasporto pubblico locale, aereo e marittimo. Le fasce orarie interessate saranno dalle 9 alle 13.
Autobus, tram e metropolitane subiranno disagi, ma saranno garantiti alcuni servizi nelle fasce di garanzia, che vanno dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00. In città come Roma, la rete Atac sarà interrotta nelle ore centrali della giornata. Il personale degli aeroporti di Milano Linate e Malpensa, e altre località, si asterrà dal lavoro dalle 10:00 alle 14:00, con conseguenti cancellazioni e modifiche degli orari dei voli. Ita Airways ha già annullato 68 voli, e i passeggeri potranno modificare le loro prenotazioni senza penali fino al 4 dicembre. I disagi toccheranno anche le autostrade, con scioperi previsti per 24 ore, dal 28 novembre alle 21:00 fino al 29 novembre alle 21:00, coinvolgendo diverse sigle sindacali. Questo comporterà possibili rallentamenti e interruzioni nel traffico. Lo sciopero colpirà anche i traghetti e le navi che collegano la terraferma alle isole maggiori e minori, con disagi previsti dalle 9:00 alle 13:00. Tuttavia, verranno garantiti i servizi minimi, specialmente per le isole minori.
Le motivazioni alla base di questo sciopero generale sono principalmente legate alla contestazione della Legge di Bilancio, considerata dai sindacati inadeguata e dannosa per i settori pubblici. In particolare si protesta contro i tagli alla sanità, alla scuola e ai trasporti. Inoltre i sindacati chiedono un adeguamento salariale per i lavoratori pubblici e privati, e l'introduzione del salario minimo.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha espresso forte disapprovazione per la politica governativa, sottolineando che mentre si tagliano i servizi pubblici essenziali, si continuano a destinare fondi all'acquisto di armi.
Per ulteriori dettagli si consiglia di consultare direttamente i siti web delle compagnie coinvolte.