Dopo il grande interesse suscitato dagli incentivi statali di quest’estate per l’acquisto di veicoli sostenibili, andati esauriti in sole 24 ore, il Governo aveva annunciato un piano pluriennale a supporto della mobilità ecologica. Tuttavia, nelle recenti discussioni di Manovra, è stato decretato il blocco degli incentivi per il biennio 2025-2026, una decisione che ha generato forte disappunto tra associazioni di consumatori e rappresentanti della filiera automotive.
L'Adiconsum, associazione dei consumatori, ha espresso il suo disappunto per questo cambiamento di rotta, chiedendo all’Esecutivo di riproporre il piano degli incentivi, mirato in particolare ai veicoli meno inquinanti. Secondo l'associazione, l’eliminazione dei contributi rischia di rallentare la transizione ecologica, che in Italia si presenta già come una sfida complessa, e di rendere più difficile per il settore automotive allinearsi agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO₂.
L’impatto di questa misura, osserva l’Adiconsum, si riflette anche sull’industria italiana dell’automobile, che potrebbe risentire di un’ulteriore flessione della domanda e del rischio di licenziamenti, mentre la stabilità e l’innovazione della filiera richiedono misure di supporto a lungo termine per garantire la competitività del comparto. La richiesta di un Piano pluriennale di incentivi è quindi, secondo l’associazione, necessaria non solo per sostenere i consumatori, ma anche per preservare le prospettive del settore industriale in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità.