Il focus del Centro studi e ricerche Srm 2024 ha messo in luce il crescente valore strategico dei porti sardi per l'economia marittima dell'Isola. I porti della Sardegna giocano un ruolo cruciale per l'internazionalizzazione delle imprese locali. Infatti circa il 91% dell'import-export della regione, corrispondente a 15 miliardi di Euro, avviene attraverso il mare. Presentato al Molo Ichnusa di Cagliari, il rapporto evidenzia come il valore aggiunto dell'economia marittima in Sardegna sia di 2,4 miliardi di Euro, contribuendo oltre il 7% del valore aggiunto totale della regione.
Nel 2023, nonostante una diminuzione del 6,7% nel traffico commerciale a causa della situazione geopolitica, i primi sei mesi del 2024 hanno registrato una ripresa con un aumento del 6,2%, raggiungendo 21,2 milioni di tonnellate di merci gestite. Il porto di Cagliari emerge come il principale hub commerciale, con 29,1 milioni di tonnellate nel 2023, e si conferma anche come il primo porto crocieristico dell'isola, con un incremento significativo dei passeggeri. Il nuovo terminal ro-ro del porto Canale, finanziato anche dal Pnrr, è atteso per il 2029 e rappresenta un importante passo avanti per l'ampliamento della capacità portuale sarda.
Il rapporto evidenzia anche l'impegno della Sardegna nella sostenibilità, con iniziative per diventare un hub nel mediterraneo per il rifornimento di carburanti sostenibili. Sono in fase di sviluppo impianti di bunkeraggio di Gas naturale liquefatto (Gnl) e un nuovo terminal per il rifornimento di olio combustibile ecologico.
Massimo Deiana, presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, ha sottolineato come l'andamento positivo dei porti sia sostenuto da investimenti infrastrutturali superiori a 600 milioni di Euro previsti per il periodo 2024-2029. Srm ha evidenziato l'importanza della digitalizzazione e della sostenibilità nel potenziamento delle infrastrutture portuali, ribadendo che l'economia marittima è un driver fondamentale per la crescita regionale.