La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina compie un passo avanti grazie alla firma del Grant agreement tra la società stretto di Messina e Cinea (Climate, infrastructure and environment executive agency), l'agenzia della Commissione europea. L'accordo prevede un contributo a fondo perduto di circa 25 milioni di Euro, pari al 50% dei costi di progettazione esecutiva dell'infrastruttura, con particolare attenzione alla componente ferroviaria del ponte.
La notizia resa pubblica dalla stessa società stretto di Messina, sottolinea il ruolo strategico di questa infrastruttura sia per l’Italia sia per l’Europa. Il ponte è considerato un'opera chiave per i collegamenti logistici e lo sviluppo economico dell'area del Mediterraneo. Secondo l'amministratore delegato della società, Pietro Ciucci, questo accordo non solo conferma l'importanza del progetto, ma apre anche la strada alla possibilità di ottenere ulteriori finanziamenti per ridurre l'impatto economico dell'opera sul bilancio statale.
Nonostante i progressi sul fronte europeo il progetto del ponte sta già influenzando lo sviluppo urbanistico della città di Messina. Il nuovo Piano regolatore generale (Prg), fondamentale per coordinare le opere legate alla costruzione del ponte, è in attesa di aggiornamenti. In particolare la Regione Sicilia ha sottolineato la necessità di adeguare il Prg vigente alle esigenze della nuova infrastruttura.
Il rilancio del progetto nel 2023 ha spinto il Comune di Messina a rivedere ulteriormente la pianificazione urbana. Come spiegato dal vicesindaco Salvatore Mondello, la realizzazione del ponte non può essere trattata come un semplice aggiornamento, ma richiede una visione complessiva, che includa una serie di opere e progetti in grado di trasformare il territorio dello stretto e la città stessa.