La Camera dei deputati ha approvato, con 241 voti favorevoli e un solo astenuto, la proposta di legge che riconosce il relitto del Scirè come sacrario militare subacqueo. Affondato il 10 agosto 1942 nel porto di Haifa, all'epoca sotto controllo britannico, il sottomarino è noto per le sue audaci missioni tra cui l'attacco alla base navale di Alessandria d'Egitto nel dicembre 1941 che portò all'affondamento di due corazzate britanniche. Sebbene l'equipaggio si sia distinto per il coraggio la legge sottolinea l'importanza di contestualizzare storicamente questi eventi ricordando che tali azioni si svolsero nel contesto di una guerra scatenata dai regimi fascista e nazista.
Durante il dibattito parlamentare diverse voci si sono espresse sul significato di questa iniziativa. Roberto Bagnasco (Forza Italia) ha dichiarato che il relitto dello Scirè rappresenta uno dei momenti più oscuri della storia italiana, e trasformarlo in un sacrario militare subacqueo renderà quel luogo inviolabile. Andrea De Maria (Partito democratico) ha invece evidenziato l’importanza di un antifascismo condiviso come base della Repubblica italiana, pur riconoscendo il coraggio e l'eroismo dei militari italiani.
La decisione maturata attraverso una sintesi tra maggioranza e opposizione onora i marinai italiani che persero la vita durante il conflitto mondiale riconoscendo al tempo stesso le responsabilità storiche dei regimi fascista e nazionalsocialista. La legge che ora passa al Senato per l'approvazione definitiva rappresenta un passo importante nella tutela della memoria storica legata a uno degli episodi più tragici e simbolici della seconda guerra mondiale.
Secondo Luana Zanella (Alleanza verdi e sinistra), il compromesso raggiunto evidenzia come oggi vi sia una condivisione della memoria di quel periodo.