A Bologna il servizio di car sharing attivo dal 2018 ha svolto un ruolo importante nella promozione di una mobilità più sostenibile e intermodale, come indicato nel documento unico di programmazione 2024-2026. In questo contesto la giunta comunale ha approvato un progetto per l'ampliamento del servizio, valido per il triennio 2025-2027. La responsabilità della procedura di affidamento sarà attribuita al Servizio risorse e mobilità (Srm), un ente strumentale del Comune di Bologna che si occupa di coordinare le attività relative alla mobilità e ai servizi pubblici. Con la scadenza dei contratti attuali con i due operatori prevista per dicembre 2024, si aprono nuove opportunità per il settore.
L’iniziativa mira a rafforzare il servizio esistente migliorando la copertura territoriale e l'accessibilità per gli utenti.
Tra le principali novità del bando, si prevede l’eliminazione del tetto massimo per il numero di veicoli autorizzabili, favorendo così l’ingresso di più operatori. Ogni operatore dovrà garantire un minimo di 50 veicoli all'inizio del servizio, per poi aumentare a 100 nel terzo mese e raggiungere la piena operatività dell'80% della flotta entro il sesto mese. Inoltre, è richiesto che almeno il 60% dei veicoli sia composto da auto elettriche o ibride, con incentivi per l'utilizzo di mezzi a zero emissioni. Per sostenere questa iniziativa, è previsto un incremento dei parcheggi riservati al car sharing sia nel centro che nelle aree residenziali.
La delibera prevede anche la sperimentazione di dispositivi per il controllo della sosta e l’introduzione di scooter-sharing elettrici, oltre all’estensione del servizio nell’area metropolitana. SRM si occuperà della sottoscrizione dei contratti, della gestione delle relazioni con gli operatori e del monitoraggio dell’operatività del servizio.