Si è tenuto a Bruxelles giovedì 5 settembre l’incontro di alto livello fra i direttori delle amministrazioni doganali dell’Unione europea che ha visto la partecipazione, per la dogana italiana, del Min. plenipotenziario Andrea Mazzella, direttore dell’Ufficio relazioni internazionali dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), e di Raffaele Capuano, dirigente dell’ufficio per la politica europea ed internazionale.
Nel corso della riunione sono stati affrontati i temi previsti in agenda, quali quello della riforma dell’articolazione interna della macchina amministrativa dell’Organizzazione mondiale delle dogane e dei suoi organismi di governance, quello della recente (maggio 2023) proposta da parte della Commissione europea di riforma del vigente Codice doganale dell’Unione europea, nonché quello dell’ ampliamento e rafforzamento del programma di alleanza doganale sui confini della Ue (Eucab, EU Customs Alliance for Borders).
In particolare, la proposta di regolamento presentata dall’organo unionale è volta a rendere più snella ed efficace l’attività di accertamento e di controllo, oltre ad avere l’ambizione di giungere ad una più ampia valutazione del potenziale rischio di frodi commerciali e fiscali e di traffici illeciti uniformando e centralizzando talune fasi dell’attività doganale in capo alla costituenda Autorità doganale centrale europea (Euca, European Union Customs Authority).
Una volta a regime dovrebbe pertanto arrivare a compiersi all’interno del territorio doganale comunitario la concreta ed omogenea applicazione del “corpus” di norme volte a dettare criteri e principii direttivi utili a regolare gli scambi commerciali da e verso i Paesi terzi , obiettivo, questo, da realizzarsi anche mediante la creazione un unico ambiente “on-line” (Data hub europeo) alimentato dai dati forniti dagli esportatori/importatori comunitari sui beni scambiati e sulle catene di approvvigionamento da loro utilizzate.
Altre questioni sono state portate all’attenzione dei direttori generali presenti attraverso un articolato questionario di domande vertente sui temi oggetto della riforma pubblicato lo scorso mese di luglio dal segretariato generale del consiglio Ue.
Oggetto di confronto e di dibattito sono stati l’auspicato aumento della “due diligence” degli operatori economici coinvolti nell’attività di sdoganamento, da realizzarsi attraverso l’introduzione di una nuova figura professionale denominata Trust & Check operator, nonché la valorizzazione del rapporto con le piattaforme e-commerce che comporti una maggiore responsabilità delle stesse nei confronti dell’autorità doganale.