“Ad un anno di distanza dalla tragica strage di Brandizzo, il 30 agosto 2023, Fit-Cisl Piemonte si unisce nel ricordo delle vittime e rinnova il proprio impegno per garantire che tragedie di questo genere non si ripetano mai più. Quel giorno, cinque lavoratori persero la vita in circostanze drammatiche, ricordandoci, in modo straziante, quanto la sicurezza sul lavoro debba essere messa al primo posto in ogni decisione, ad ogni livello”: è quanto dichiara in una nota Fit-Cisl Piemonte che prosegue: “Oggi, in questo anniversario, ribadiamo con forza che la sicurezza non può mai essere sacrificata. Per nessuna ragione. Deve essere la priorità assoluta dell’agenda di tutti: dalle istituzioni agli enti locali, dalle aziende ai sindacati, dai lavoratori ad ogni singolo cittadino. È necessario lavorare insieme affinché si diffonda la cultura della sicurezza e che le norme siano sempre osservate in tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla progettazione alla realizzazione delle opere e delle attività, affinché ogni lavoratore possa tornare a casa sano e salvo, dopo ogni giornata lavorativa”.
“L'<<<mark>markmark>><mark>markmark><mark>markmark>>>incidente<<mark>markmark>><mark>markmark><mark>markmark>>> di Brandizzo ha messo in luce, una volta di più –sottolinea la nota– l'importanza di normative rigorose che nel settore già esistono, che possono essere migliorate ma che devono essere sempre rispettate da tutti gli attori, l’importanza di effettuare controlli puntuali e, soprattutto, che è imprescindibile il rafforzamento di una cultura della sicurezza radicata in ogni ambito lavorativo ed in ogni persona. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Occorrono investimenti continui nella formazione e per questo chiediamo a tutte le aziende del settore ferroviario o che effettuano lavorazioni in ambito ferroviario di prevedere, contrattualmente, tre ore di formazione al mese per ogni lavoratrice/lavoratore, di rendere note a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori le previsioni del secondo comma dell’articolo 44 del decreto legislativo 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza) secondo le quali qualsiasi lavoratrice o lavoratore, nel momento in cui ravvisi potenziali situazioni di pericolo, può esercitare la figura della 'Stop Work Authority' interrompendo le attività. Allo stesso tempo, riteniamo che occorrano investimenti in tecnologia per rendere i luoghi di lavoro più sicuri, soprattutto in settori ad alto rischio come quello ferroviario ed industriale”.
“La Fit-Cisl Piemonte intende continuare a battersi affinché la sicurezza sia posta al centro di tutte le politiche pubbliche e aziendali, promuovendo sinergie continue tra tutti gli attori coinvolti in attività a rischio. Solo così potremo onorare degnamente la memoria delle vittime e costruire un futuro in cui simili tragedie non si verifichino più”.
Conclude la nota: “Esprimiamo, ancora una volta, in occasione di questo triste anniversario, la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime, il cui dolore è sempre presente nei nostri cuori. Non li dimenticheremo mai ed il nostro impegno sarà orientato a fare in modo che non si piangano altre vittime”.
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.