L’associazione "Codici" (Centro per i diritti del cittadino) si schiera al fianco dei passeggeri della "Costa Pacifica" che sono stati sfortunati protagonisti di un cambio di programma che ha stravolto la loro vacanza. Il riferimento è a due crociere nel Mediterraneo a luglio, segnate la prima ad inizio mese da condizioni meteo avverse e la seconda a fine mese da un guasto tecnico.
Andiamo con ordine ed iniziamo dalla prima crociera. Originariamente programmato per il 2 luglio ad Olbia, l’imbarco è stato dirottato a Cagliari, dove la nave non è mai arrivata, proseguendo il viaggio verso la tappa successiva di Palma di Maiorca, a causa di forte vento e raffiche nei pressi del porto. Per la seconda crociera, invece, il problema sarebbe stato di natura tecnica, con la conseguenza di una partenza in ritardo dal porto di Civitavecchia per Palma di Maiorca, annullando lo scalo in Sardegna.
“Dal racconto dei passeggeri e dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto –dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici– emergono rabbia e delusione per una vacanza attesa da tempo. La sicurezza viene prima di tutto, nessuno lo mette in dubbio, ma è chiaro che bisogna garantire e fornire informazioni chiare e tempestive ai passeggeri, cosa che non sarebbe avvenuta in entrambi i casi. Questo è un aspetto che bisogna approfondire e verificare, oltre al tema principale che è ovviamente quello legato alle conseguenze economiche di quanto accaduto. Il rimborso o il credito per un’altra crociera o per spese da effettuare a bordo non sono soluzioni sufficienti. A nostro avviso è necessario riconoscere un risarcimento ai passeggeri per i danni subiti ed è quello che intendiamo richiedere con l’azione legale che abbiamo deciso di avviare per tutelare gli sfortunati crocieristi”.