Un recente pronunciamento del Consiglio di Stato ha riaffermato con chiarezza la legittimità delle normative che limitano l'autoproduzione sulle banchine portuali. In relazione a ciò, il deputato del Partito Democratico ligure Luca Pastorino ha annunciato la sua intenzione di presentare un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per sollecitare un intervento governativo volto a tutelare i lavoratori portuali. Pastorino è fermamente contrario all'autoproduzione nei porti, che implica l'impiego del personale di bordo delle navi per operazioni quali il fissaggio e lo sblocco dei carichi.
"È necessario garantire serenità e sicurezza nell'ambiente portuale -afferma- ribadendo l'importanza di mantenere intatto l'assetto normativo che disciplina il lavoro sulle banchine, il quale ha dimostrato di essere efficace nel tempo. La prospettiva di una privatizzazione delle banchine potrebbe compromettere un sistema che funziona, assicurando qualità, protezione del lavoro e continuità nelle operazioni portuali, aspetti particolarmente critici per il porto di Genova, dove l'attività della Compagnia unica lavoratori merci varie e dei suoi soci riveste un ruolo cruciale".
Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa nel Consiglio regionale della Liguria, sostiene che le attuali regole sull'autoproduzione nelle operazioni portuali devono essere rispettate rigorosamente per garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici ed assicurare una concorrenza equa tra le imprese. "Non possiamo permettere che si facciano eccezioni o si dia luogo ad interpretazioni equivoche che possano minare la sicurezza e la correttezza del settore", ha dichiarato.
Entrambi i rappresentanti politici sottolineano la necessità di una presa di posizione ferma e decisa per difendere l'integrità delle normative attuali, mettendo in guardia contro cambiamenti che potrebbero dare adito a pratiche non conformi e dannose per il comparto portuale.
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.