Il 2024 potrebbe essere l'annus horribilis per il porto di Taranto. È quanto emerge dalla pubblicazione dei dati operativi riguardanti il primo semestre 2024, che confermano il forte calo del volume dei traffici, in particolare quello cargo. Una performance che però era prevedibile, come preannunciato già lo scorso 15 maggio 2024 anche dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Ionio, Sergio Prete.
Questi alcuni dei principali indicatori operativi del primo semestre: uno su tutti è il volume di merci movimentate che è stato pari a 5,39 milioni di tonnellate (-23.8% rispetto allo stesso periodo del 2023), di cui 2,82 milioni sbarcate (-30,9) e 2,57 milioni imbarcate (-14,1); in calo anche il settore container che si attesta a complessivi 9704 teu (-57.1% rispetto al 2023).
Molteplici i motivi che stanno alla base dell'anno nero del porto tarantino: la ridotta attività dello stabilimento siderurgico Ilva, la necessità di modernizzare le infrastrutture dello scalo marittimo (non possono ormeggiare le grandi navi portacontainer), le verifiche a San Cataldo Container Terminal. L’unico dato positivo riguarda il numero dei passeggeri delle navi da crociera che sono stati 41.350, in crescita del +28% rispetto ai primi sei mesi del 2023.