Lavoreranno per Msc i lavoratori dello stabilimento Wartsila di Trieste. È il frutto di un accordo fra le due aziende e sindacati Fim, Fiom ed Uilm siglato in questi giorni presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Si chiude così una vertenza durate due anni. L'area industriale verrà infrastrutturata con fondi e progetti di Regione Friuli Venezia Giulia, dal canto suo la famiglia Aponte ha messo sul piatto un investimento di oltre 100 milioni di Euro.
È "un modello di nuova politica industriale che permetterà di ridisegnare una parte significativa delle aree portuali e retroportuali di Trieste", è stato il commento del ministro Adolfo Urso (Mimit). I sindacati sottolineano che l'accordo "deve essere riferimento per il Governo per dare risposte positive con scelte di politica industriale ed investimenti anche ad altre crisi aperte nel Paese", come nei settori automotive, siderurgia ed elettrodomestici.
L'intesa prevede la cessione del ramo d'azienda alla cifra simbolica di un Euro ed in cambio il Gruppo Mediterranean Shipping, specializzato nei settori logistica e trasporti, assorbe tutti i 261 lavoratori ritenuti in esubero. La fabbrica di Bagnoli della Rosandra, in Friuli Venezia Giulia, d'ora in avanti non produrrà più motori navali (per Wartsila) ma carri ferroviari ad alta tecnologia per Msc.
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.