L'obiettivo è realizzare opere pubbliche e tenere sotto controllo le tariffe autostradali. Il Governo difende la riforma delle concessioni autostradali, contenuta nel Ddl Concorrenza che il vonsiglio dei ministri ha approvato venerdì 26 luglio 2024, secondo cui parte degli incassi dei pedaggi finiranno nelle casse dello Stato. L'obiettivo è quello di utilizzare questo denaro per realizzare opere pubbliche.
"Ci sono concessionarie autostradali che guadagnano, giustamente essendo imprese private, miliardi di Euro. Il mio intento è che almeno una parte di questi pedaggi finiscano per fare quelle opere pubbliche che tanti camionisti, automobilisti e motociclisti italiani aspettano da tanto tempo", ha dichiarato il ministro alle Infrastrutture ed ai trasporti (Mit), Matteo Salvini.
Il nuovo modello delle tariffe autostradali entrerà in vigore dal 2025. Il ministero dei Trasporti ha spiegato che per le concessioni in essere restano le regole esistenti, mentre la riforma riguarda le concessioni che scadranno a partire dal 2025: per queste è previsto un sistema di regolazione fondato sulla distinzione della tariffa in tre componenti (due di competenza del concessionario), di cui gli oneri integrativi andranno allo Stato.