Giovanni Toti si è dimesso dalla carica di presidente Regione Liguria. Confermate le indiscrezioni che giravano da qualche settimana. L'ormai ex-governatore ha messo la sua decisione "irrevocabile" nero su bianco in una lettera affidata all'amico Giacomo Raul Giampedrone, assessore regionale ai Lavori pubblici, che questa mattina alle ore 10:40 ha consegnato la missiva all'ufficio protocollo Regione Liguria.
Il presidente dimissionario è agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione, su ordine del Giudice per le indagini preliminari (Gip) Paola Faggioni. L'esecuzione della misura cautelare è stata disposta dalla Procura della repubblica di Genova, come conseguenza delle indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia e della Guardia di Finanza del capoluogo ligure. Secondo i magistrati, il politico faceva parte di un sistema di potere che per anni avrebbe indirizzato importanti operazioni nel porto genovese.
"Le elezioni ci saranno entro 90 giorni perché così prevede il nostro statuto". "Questo è l'ennesimo sacrificio che compie per la nostra Regione. Ci auguriamo che possa tornare al più presto un uomo libero. È un momento difficile, per lui soprattutto, per tutti noi, ma anche di grande orgoglio" per la sua scelta di dimettersi dall'incarico pubblico per chiarire i fatti contestati, ha affermato Giampedrone.
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