Sono 27 le persone indagate per un presunto giro di affari illeciti che si aggira sui 100 milioni di Euro nel settore della logistica. È il bilancio di un’inchiesta condotta dalla Procura di Torino, che indaga su un meccanismo di evasione fiscale che coinvolge imprenditori locali e multinazionali delle spedizioni che operano nel capoluogo piemontese, con presunte ramificazioni in tutta Italia.
Questa settimana il Nucleo della polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza, coordinato dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dal sostituto Giulia Marchetti, hanno eseguito decine di perquisizioni negli uffici di commercialisti, consulenti ed imprenditori. I militari hanno cercato documenti riguardanti presunti contratti irregolari, appalti al ribasso, false fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni d’iva, dichiarazioni fraudolente, sfruttamento dei lavoratori, concorrenza sleale.
L’indagine ha preso spunto da alcuni accertamenti su due società torinesi, Postalcoop e Cargo Broker, per poi allargarsi ad altre aziende. Tra i 27 indagati figurano anche manager di Amazon Italia Transport, Amazon City Logistica, Gls, Sda Express Courier. Secondo gli inquirenti, alcuni professionisti avrebbero agito come registi, ispiratori e sostenitori di una presunta frode volta ad evadere il fisco senza destare sospetti.
I fatti contestati sarebbero avvenuti tra il 2019 ed il 2023. È "verosimile ritenere" che le società "filtro" e le collegate aziende "serbatoi di manodopera" abbiano "somministrato in maniera illecita personale dipendente ai clienti utilizzando come 'copertura' contratti di appalto", scrivono i magistrati nel decreto.