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Le moto tornano in Lombardia con il campionato mondiale superbike

Dopo undici anni, l'ultima gara a Monza; evento a settembre


“Un grande successo il ritorno della Superbike in Lombardia, ad oltre dieci anni di distanza dall’ultima gara sulla storica pista di Monza. Un grande evento di promozione del territorio che va insieme ai grandi eventi, penso alle Olimpiadi 2026, che arriveranno nella nostra regione. Non dimentichiamo la grandissima rilevanza del motociclismo in Lombardia, con i suoi piloti, uno su tutti Giacomo Agostini, con i tanti appassionati, i praticanti e le aziende ed i marchi con storie bellissime che hanno fatto la storia delle gare. La nostra regione, i lombardi, apprezzano questo mondo, e la Regione non può che essere a fianco di chi sta lavorando per riportare a Cremona il Mondiale delle moto derivate dalla serie”. Ha salutato così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, il ritorno del World Sbk in Lombardia, al Cremona Circuit, nel week-end del 21 e 22 settembre.

Oggi la presentazione alla stampa a palazzo Lombardia, nella cornice del Belvedere Silvio Berlusconi, alla presenza di Andrea Iannone, pilota team Ducati Go Eleven, del sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport, Lara Magoni, e di diversi addetti ai lavori, tra cui Alessandro Canevarolo, ceo Cremona Circuit, Andrea Dosoli, Motorsport R&D /Road Racing Manager, Motorsport Division Yamaha, Lorenzo Mauri, team manager Motocorsa Ducati, Stefano Pacchioli, COO & Executive Board Member WorldSBK Dorna ed Ivan Bidorini, presidente comitato regionale Federmoto. Sono intervenuti anche i consiglieri regionali del territorio cremonese, Matteo Piloni e Marcello Maria Ventura, ed il presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni.

“Crediamo nello sport e nei grandi eventi –ha dichiarato Magoni– grazie al privato che ha scelto di intervenire qui. Per noi il motociclismo è importante, con 22 mila tesserati, 307 società sportive. Ci sono le grandi aziende, del settore e non, che credono nello sport, uno strumento di valori universale. Che genera economia a 360 gradi, facendo conoscere il territorio a tutti gli appassionati che a migliaia arriveranno a Cremona”.

C’è un progetto di crescita dietro a questo progetto ed è quello che conta –ha affermato Andrea Iannone, pilota Sbk del team Ducati Go Eleven, presente oggi alla conferenza-stampa– . Faremo valutazioni più complete da settembre in avanti. Ci sono, però, le caratteristiche per fare grandi cose, avere un Gran Premio in Italia, vicino a Milano, è importante. Ci sono grandi aziende, se le cose andranno bene come penso, ci saranno grandi margini di crescita. Io sono positivo”.

“Oggi schiacciamo il pulsante, dichiariamo al mondo che il Mondiale Superbike è tornato in Lombardia – ha esordito con soddisfazione Alessandro Canevarolo, ceo Cremona Circuit– . E’ stata una grande sfida, quando ci è stato proposto mancavano 9 mesi all’evento e abbiamo realizzato l’impossibile. Nonostante i ritardi dei lavori per il meteo, ma riusciremo a finirli in tempo”.

Cremona Circuit ha una storia relativamente giovane. La pista nasce nel 2011, dal 2016 con l’attuale gestione, e ha il numero di frequentatori più alto in Europa, oltre 150.000 persone, tra moto, auto e kart. Con un riflesso sull’indotto incredibile. “Stiamo facendo passi importanti, con grandi investimenti –ha aggiunto Canevarolo– ed è giusto che la casa del mondiale Superbike torni vicina ai lombardi”.

“Un prestigio assoluto, per gli amanti della velocità, un ritorno atteso da anni, e grande soddisfazione per me personalmente –ha sostenuto Ivan Bidorini, presidente Federmoto Lombardia– . Siamo a fianco degli organizzatori, lo sport a motore di alto livello ha vinto ancora in Lombardia. Ci sarà anche una grande ricaduta turistica ed economica con questa gara, che potrà solo consolidarsi e crescere nel corso degli anni”.

“Per noi Cremona è stata da subito un ottimo investimento, –ha evidenziato Stefano Pacchioli, COO & Executive Board Member WorldSBK Dorna– ci è stato presentato un progetto di cinque anni, con prospettive di crescita. Ci stiamo accorgendo del fatto che far crescere piccoli e medi circuiti porti valore al territorio. Lo stato di salute del campionato è smagliante. Il lungo piano di investimenti e di visione, la crescita di piloti giovani, l’accoglienza di grandi piloti nel nostro format, la crescita dell’entertainment e della fan zone, che danno spettacolo e creano connessione con il nostro mondo. Siamo stati precursori delle gare ‘vicine’ agli appassionati. Abbiamo creduto nel progetto del mondiale femminile, che sta crescendo. Un mondo divertente che sta portando grandi risultati”.

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