In Italia ci sono circa 54.200 colonnine di ricarica pubbliche per veicoli elettrici. Di queste, sono soltanto 942 quelle posizionate lungo le autostrade, ma ancora meno sono i punti di rifornimento presenti nei borghi storici e in alcune piccole mete turistiche montane e balneari molto apprezzate. Una situazione che scoraggia i proprietari di auto a batteria a programmare le proprie vacanze in questi luoghi. Un operatore punta ad infrastrutturare queste aree.
"Il nostro approccio diventa un supporto fondamentale all’incremento dell’incoming a quattro ruote, l’infrastruttura di ricarica è nei fatti un complemento dell’offerta turistica là dove i turisti stranieri, molto più avvezzi all’elettrico, potrebbero scegliere altre destinazioni se non opportunamente assistiti", spiega Claudio Piazza, amministratore delegato di On Charge.
L'obiettivo dell'operatore è quello di installare le colonnine nelle località turistiche e nei "borghi più bell’Italia", sparsi in tutta la Penisola, da Nord a Sud, senza dimenticare le isole. Un servizio che può aiutare ad abbattere la "range anxiety" dell'automobilista, ossia l’ansia di restare fermi in mezzo alla strada, con la batteria scarica, a causa della carenza di punti di ricarica.
Certamente, le batterie hanno un'autonomia sempre maggiore (oggi circa 350 km) ed oggi in Italia c'è almeno una colonnina ogni 20 km. Tuttavia, i "borghi più belli d’Italia" sono oltre 300, ma sono soltanto 90 i Paesi serviti da punti di ricarica elettrica per auto (192 colonnine in tutto). Per questo motivo motivo numerosi operatori, fra cui On Charge, stanno stipulando contratti con queste amministrazioni comunali, che scommettono sempre più sul turismo lento.