È calato nel 2023 il volume di merci (non rotabili e container) nei porti italiani. Sono state 18.581.789 le tonnellate imbarcate e sbarcate in 12 mesi. Oltre un milione in meno rispetto alle 19.664.663 dell'anno precedente, facendo segnare una performance negativa pari al -5,5%. È quanto emerge dalle ultime statistiche di Assoporti, l'associazione che rappresenta gli scali marittimi amministrati dalle Autorità portuali.
Il monitoraggio conferma al primo posto in classifica tra i porti più trafficati lo scalo di Ravenna con 6.614.943 tonnellate (-1,1% sul 2022), seguito al secondo posto da Taranto con 2.675.175 tonnellate (+4,2%), che ha sopravanzato i porti veneziani di Marghera (2.371.273 tonnellate) e Chioggia (189.417 tonnellate) sul terzo gradino del podio con 2.560.690 tonnellate complessive (-2% rispetto all’esercizio precedente).
Sotto la soglia dei due milioni di tonnellate si collocano due authority: il sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale (1.914.969 tonnellate), trainato da Livorno con 1.912.270 tonnellate (-15,4% sul 2022); ed il sistema portuale del mar Adriatico orientale (1.716.228 tonnellate) trainato dagli scali di Monfalcone con 615.061 (+5,1%) e di Trieste con 1.101.167 tonnellate (-26%).