I dazi europei sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi potrebbero arrivare fino al 25%. La nuova misura stabilita dalla Commissione europea entrerà in vigore a partire da luglio 2024 ed interesserà in particolare le case automobilistiche che producono mezzi a batteria nel Paese del Dragone. L'obiettivo di Bruxelles è quello di ristabilire una equa concorrenza nel mercato automotive del Vecchio continente.
Lo rivela il quotidiano economico "Financial Times", secondo cui oggi Bruxelles ha disposto ufficialmente un aumento dei dazi sull'import di prodotti made in China. La decisione arriva al termine di mesi di indagini condotte dai servizi della Commissione europea: hanno accertato l'esistenza di sussidi pubblici da parte di Pechino e destinati ai produttori cinesi di auto elettriche. Ciò, appunto, secondo Bruxelles, ha falsato la concorrenza, in quanto permette ai marchi del Dragone di vendere veicoli a prezzi più bassi rispetto ai competitor europei.
"Esortiamo l'Unione europea a rispettare il suo impegno a sostenere il libero scambio, ad opporsi al protezionismo ed a collaborare con la Cina per salvaguardare la cooperazione economica e commerciale complessiva bilaterale", è il commento del portavoce del ministero degli esteri cinese, Lin Jian, sui dazi di Bruxelles.