In Italia ci sono 39 linee ferroviarie inattive, di cui cinque in Sicilia. Si tratta di una situazione che frena il turismo nel Belpaese ed in particolare sull'isola, che per la sua condizione di insularità dipende più di altre Regioni dal trasporto dei passeggeri su ferro. È quanto mette in luce il dossier "Futuro sospeso", curato dall'associazione Alleanza per la mobilità dolce (Amodo).
Alcune di queste tratte ferroviarie in Italia saranno ripristinate tramite una legge sulle linee turistiche del 2022: si tratta di una norma pensata per tutelare le 26 linee ferrate locali che si trovano in zone di particolare pregio paesaggistico e culturale. Tra queste figura anche la tratta Milo-Trapani, interrotta dal 2013, che consentirebbe l'accesso ad alcuni dei luoghi di cultura più suggestivi dell'Isola.
La tratta che da Castelvetrano tocca il parco archeologico di Selinunte, il più grande d'Europa, spingendosi fino alla Riserva naturale sulla foce del fiume Belice ed a Porto Palo di Menfi, invece è fuori da quell'elenco. O meglio, la linea è inserita nel novero di quelle tutelate della legge 128/2017 "ma, inspiegabilmente ed ingiustamente non risulta compresa nel recente elenco delle 26 linee turistiche del decreto". Il motivo? Proposti ambiziosi in ragione dei costi finanziari richiesti, ma c'è chi non si arrende.