Le elezioni europee potrebbero cambiare la posizione di Bruxelles in merito alla transizione dall'auto a motore endotermico a quella a propulsione elettrica. Lo ha ribadito in queste ore l'Esecutivo italiano, sostenendo che fino ad oggi lo stop entro il 2030 alla produzione di veicoli alimentati a benzina e diesel è stato trattato come un "dogma". Intanto, le urne per il rinnovo delle istituzioni Ue hanno aperto ieri 6 giugno (in Olanda) e chiuderanno domenica 9.
"La transizione elettrica delle auto non può e non deve essere un dogma. Lo è stato, certamente lo è stato in questa legislatura europea, lo è stato per questa Commissione europea, ma non può esserlo più in futuro. E sono certo che non lo sarà più con il nuovo Parlamento europeo e con la nuova Commissione europea", ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, intervenendo all'evento "Automotive Business Summit 2024".
Dopo le elezioni le nuove istituzioni "saranno più consapevoli del fatto che occorra conciliare la sostenibilità ambientale con quella sociale e produttiva. Un settore strategico dell'economia europea ed italiana a cui noi non vogliamo e non possiamo assolutamente rinunciare, anche perché abbiamo nel nostro Paese una straordinaria filiera dell'automotive che è un orgoglio del Made in Italy, un'eccellenza a livello globale".