Esauriti in meno di nove ore tutti i fondi dell'eco-bonus che il Governo italiano aveva destinato all'acquisto di veicoli elettrici. Il plafond di 201.042.172 Euro messo a disposizione specificamente per le vetture a batteria dal ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), guidato da Adolfo Urso, era già finito nel tardo pomeriggio. Secondo alcune case automobilistiche si tratta di un'anomalia, ma il dicastero sgombera il campo dai dubbi.
Cosa è accaduto? A partire dalle ore 10:00 di lunedì 3 giugno 2024 aziende e privati cittadini potevano presentare la domanda per ottenere i contributi statali previsti per chi acquista veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e - L7e (motocicli e ciclomotori), N1 e N2 (veicoli commerciali) dal 25 maggio al 31 dicembre 2024. Erano previsti fino ad un massimo di 13.750 Euro per auto elettriche. Tuttavia, alle ore 16:30 i soldi per le auto a batteria erano finiti.
"E' successo qualcosa di strano, siamo rimasti sorpresi anche noi. Chi di dovere sta indagando. Stiamo cercando di capire che cosa abbia scatenato questo fenomeno anomalo, ma al momento non abbiamo nessun tipo di indicazione certa per dare una spiegazione a quanto è successo", è il commento di Carlos Tavares, amministratore delegato del Gruppo automobilistico Stellantis.
Dalle prime "non sono emerse anomalie significative" sugli ecobonus: il 62% delle prenotazioni è stato effettuato da persone fisiche tramite concessionario auto, il 38% da persone giuridiche, tra cui le società di noleggio a lungo termine. I casi potenzialmente anomali si attestano intorno al 5%, dato fisiologico ed in linea rispetto al passato, su cui il Mimit, conclusi i controlli, procederà ove opportuno con le dovute procedure di contestazione", spiega Urso.