Ispezione ministeriale attesa presso la sede centrale del Gruppo automobilistico nipponico Toyota. A disporla è stato il ministero dei trasporti del governo giapponese. Si tratta di una mossa con cui l'esecutivo di Tokyo punta a fare luce su presunte irregolarità che sarebbero emerse nel corso dei test di certificazione di alcuni dei modelli di veicoli.
"Non sussistono violazioni di leggi e regolamenti. Di conseguenza, non è necessario interrompere l'utilizzo dei veicoli in questione", ha fatto sapere il costruttore nipponico in una nota. Fra i modelli interessati ci sono la Corolla Fielder, la Corolla Axio ed il Suv Yaris Cross prodotti nelle fabbriche giapponesi.
Sulla base dei risultati preliminari di un'indagine interna avviata dallo stesso Gruppo automobilistico nipponico, sette dei modelli di veicoli, quattro dei quali non più prodotti in Giappone, "sono stati testati utilizzando metodi diversi rispetto a quelli previsti dagli standard governativi". Nel dettaglio, le richieste di certificazione per questi veicoli includevano "dati inadeguati" nei test di protezione dei pedoni e degli occupanti del veicolo o "errori nei crash test".