Le vicende giudiziarie che scuotono la Liguria stanno creando attriti e preoccupazioni intorno ai lavori per la realizzazione della diga foranea al porto di Genova. I partiti di opposizione dichiarano battaglia oggi in consiglio regionale, quando si voterà sul mutuo da 57 milioni di Euro per garantire il 2° lotto dei lavori. Allo stesso tempo c'è il timore di un blocco dei lavori.
È "assolutamente necessario che venga completato il finanziamento di 350 milioni al cui ammontare manca ancora l’ultima parte, pari a 57 milioni a carico di Regione Liguria, a garanzia della realizzazione e del completamento del secondo lotto". La diga "è opera fondamentale per Genova e per l’intero Paese", si legge in una nota del sindaco di Genova, Marco Bucci.
In ogni caso, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, sarà a Genova per la posa del primo cassone della diga foranea: appuntamento venerdì 24 maggio 2024, nel pomeriggio, secondo quanto ha comunicato lo staff del vicepresidente del Consiglio dei ministri.
Pesa sulla questione la vicenda giudiziaria che ha travolto il porto ed il presidente Regione Liguria, Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari per corruzione assieme all’imprenditore portuale Aldo Spinelli, a capo dell'omonimo Gruppo. Per realizzare la diga foranea c'è un investimento da 1,3 miliardi di Euro con fondi dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Infatti, c’è chi ritiene che la Guardia di Finanza possa bloccare i lavori, per indagare meglio quali "appetiti" di privati imprenditori ci siano sull'opera.