Il Gruppo Fs ha concluso con successo le prime prove fatte nei mesi scorsi ed ora è pronto ad usare il biocarburante Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil), un biodiesel avanzato che si ottiene da materie prime rinnovabili e che sarà impiegato sui treni che circolano su linee non elettrificate e sugli autobus. Il biocarburante Hvo abbatte le emissioni di CO2 equivalente di circa l’80% tenendo conto di tutto il ciclo di vita del combustibile, grazie anche alle basse concentrazioni di poliaromatici e alla mancanza di elementi inquinanti come lo zolfo. Fs ha lanciato una gara per garantire la fornitura necessaria per i propri mezzi. Si tratta di un processo negoziale già in corso e svolto mediante una procedura sopra soglia europea ad invito da sistema di qualificazione, rivolta ai principali operatori del settore.
La sperimentazione con Hvo inizia nel 2022 e, dal luglio 2023, cinque treni di Trenitalia (tra i più moderni Blues - treni ibridi a tripla alimentazione - e le motrici Aln) viaggiano regolarmente con biocarburante sui binari della Calabria. Analoghi test sono stati condotti sugli autobus di Busitalia. Nel corso dei prossimi mesi la sperimentazione proseguirà anche sulle altre tipologie di convogli diesel della flotta Trenitalia.
"Il Gruppo Fs è all’avanguardia nell’utilizzo dei biocarburanti –dichiara l’amministratore delegato Luigi Ferraris– i risultati delle sperimentazioni portate avanti sulle motrici ferroviarie e sugli autobus sono stati molto positivi. Stiamo lavorando per approvvigionarci di biocombustibili così da ampliarne l’utilizzo sui cinque mila chilometri di linea ferroviaria ancora non elettrificata. È una tecnologia testata e consolidata che ci permetterà di ridurre le emissioni contribuendo alla decarbonizzazione del settore dei trasporti anche nel breve-medio periodo".
La gara ha l’obiettivo di garantire alle Società del Gruppo Fs al momento interessate all’acquisto (Trenitalia SpA, Busitalia Sita Nord Srl, Busitalia Campania SpA, Busitalia Veneto SpA e Mercitalia Shunting & Terminal Srl) la fornitura del biocarburante. L’utilizzo del biodiesel infatti rientra appieno nella strategia energetica del Gruppo Fs che prevede, tra le azioni, il phase out dei combustibili fossili attraverso la progressiva elettrificazione delle reti ferroviarie e l’utilizzo di carburanti alternativi. Una strategia che si inquadra nell’obiettivo di realizzare un ecosistema di mobilità integrata, più sostenibile e digitale, e di raggiungere la carbon neutrality al 2040, dieci anni prima dei parametri fissati dall’Europa. L’utilizzo dei biocarburanti corre parallelo ai piani di elettrificazione della linea ferroviaria: Rfi oggi gestisce circa 17 mila chilometri di rete ferroviaria, di cui 12.205 chilometri già elettrificati, circa il 73%. L’obiettivo è elettrificare circa il 90% della linea entro il 2032.
Hvo è un acronimo che sta per olio vegetale idrotrattato: si tratta di un biocarburante ottenuto da materiali rinnovabili (secondo la direttiva Ue 2023/2413 detta "Red III") come scarti e residui. Ha prestazioni pari a quelle dei carburanti tradizionali e secondo il produttore, riduce di circa l'80% le emissioni di CO2eq lungo tutta la filiera del prodotto. Questo valore considera la materia prima usata e lo confronta con il carburante fossile di riferimento (gasolio tradizionale).
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.