L'imprenditore Elon Musk, in qualità di amministratore delegato del marchio automobilistico statunitense Tesla, azienda specializzata nella produzione di auto elettriche, ha deciso di sottoporre al voto degli azionisti un accordo salariale risalente al 2018, ma che un giudice dello Stato del Delaware aveva annullato lo scorso gennaio 2024. Si tratta di un tentativo di contenere i costi in un periodo in cui la domanda di vetture a batteria è stagnante.
Secondo alcuni esperti, la società potrebbe impantanarsi in una querelle giudiziaria senza fine. Infatti, per far passare il pacchetto salariale da 56 miliardi di dollari voluto da Musk, i vertici di Tesla si stanno avvalendo di una disposizione variamente interpretabile del diritto societario di quello Stato. È un "cerotto" per gli errori tecnici commessi dal consiglio di amministrazione, lo ha definito Eric Talley, professore alla Columbia Law School.
L'obiettivo del manager è quello di ripristinare le precedenti clausole di lavoro, aggirando la decisione del giudice. A tal fine la casa automobilistica sta tentando di utilizzare a proprio favore una sezione poco conosciuta del diritto societario dello Stato del Delaware, che consente alle aziende di correggere difetti procedurali senza rendere vane le decisioni prese in precedenza dal consiglio di amministrazione.