Al via oggi al ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), guidato da Adolfo Urso, i tavoli sugli stabilimenti del Gruppo automobilistico Stellantis. L'obiettivo è quello di confrontarsi sui problemi e sulle potenzialità dell'industria automotive italiana e trovare soluzioni e proposte in merito alle migliaia di licenziamenti previsti nelle fabbriche di Mirafiori (Piemonte), Cassino (Lazio), Pomigliano e Pratola Serra (Campania), forse Melfi (Basilicata).
L'obiettivo del Governo Meloni è quello di raggiungere un accordo con Stellantis che preveda il potenziamento della capacità di produzione pari ad "almeno un milione di veicoli realizzati nel nostro Paese" nell'arco di un anno. Dal canto suo il Gruppo automobilistico ha ribadito "la centralità dell'Italia nella strategia aziendale globale e la volontà di creare un futuro sostenibile per le attività italiane" con l'ambizione di sfornare un milione di veicoli nel 2030.
Il primo incontro dal ministro Urso sarà quello sulla fabbrica di Melfi, a cui non parteciperà Stellantis a causa della "policy aziendale legata agli incontri nel periodo di campagna elettorale". Domani, 3 aprile 2024, si parlerà di Mirafiori, uno degli stabilimenti sul quale si concentrano le maggiori preoccupazioni dei sindacati, per via dei 1560 esuberi già annunciati. Il 5 aprile è la volta di Atessa (Abruzzo). Nelle prossime settimane toccherà a Cassino, Pomigliano d'Arco, Modena (Emilia Romagna) e Termoli (Molise).