Il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, ha presentato ieri le linee di indirizzo dell’azione antifrode dell’Adm predisposte dal direttore Sergio Gallo che, da agosto, ha assunto la guida della direzione competente, incaricata della vigilanza su dogane, prodotti energetici e da fumo, gioco pubblico. Le linee di indirizzo hanno l’obiettivo di dare un forte slancio all’attività antifrode in concomitanza con la riorganizzazione amministrativa voluta da Alesse. Coerentemente con l’unificazione degli uffici territoriali dell’Adm, le nuove linee definiscono i presupposti per la costituzione di un’unica rete antifrode nazionale articolata su tre livelli: le strutture antifrode centrali (che si occupano di intelligence, investigazioni, rapporti con la Dna e la Procura europea e il coordinamento dei laboratori chimici), gli istituendi uffici regionali antifrode e le “aree verifiche ed antifrode”. Le linee intendono armonizzare tutte le attività delle articolazioni centrali e territoriali dell’Agenzia, rafforzando il contrasto ai fenomeni fraudolenti dell’import-export, del commercio di prodotti energetici e del gioco pubblico in regime di concessione. Le linee di indirizzo disegnano, infatti, un’azione concertata, che consentirà a tutti gli uffici centrali e territoriali dell’antifrode il massimo coordinamento operativo, e tracciano anche un interessante scenario riguardo al futuro e alle potenzialità dell’intelligenza artificiale nel contrasto delle condotte fraudolente.
“Puntiamo sull’importante attività antifrode, cuore pulsante dell’Agenzia, per rilanciarne l’intera operatività. Queste linee di indirizzo rafforzano la nostra azione, portata avanti in sinergia con l’Autorità giudiziaria e le Forze dell’ordine, e proiettano l’Adm verso un modello amministrativo più moderno, dinamico ed efficiente” ha spiegato il direttore Roberto Alesse.
“Siamo certi di poter raggiungere gli obiettivi ambiziosi fissati da queste linee di azione 2024”, ha dichiarato Sergio Gallo, “grazie alle professionalità non comuni della Direzione centrale antifrode ma anche degli uffici sul territorio. Viviamo il cambiamento di un’epoca, serve competenza e specializzazione ma anche una visione geopolitica del mondo, per dare tempestivamente delle risposte alle sfide che ci attendono”.