Protestano in Italia le principali associazioni del settore Ncc (Noleggio auto con conducente) che attaccano alcune misure disposte dal ministero alle Infrastrutture ed ai trasporti (Mit), guidato da Mattero Salvini, che metterebbero a rischio oltre 25.000 imprese e circa 150.000 operatori del settore. La richiesta rivolta al Governo Meloni è quella di lavorare ad una nuova legge-quadro e bloccare ulteriori limitazioni per gli autisti del servizio Ncc.
Stop "all'obbligo per i vettori Ncc di attendere un'ora tra la fine di un servizio e l'inizio di un altro (la media europea è di soli 5 minuti), al divieto di usare qualunque forma di intermediazione (dalle piattaforme alle agenzie di viaggio ai consorzi sanitari), all'obbligo per ogni viaggiatore di comunicare preventivamente l'orario e il percorso del servizio (con evidente danno alla privacy)", spiega Andrea Romano, presidente di Muoversì, confederazione che raduna le principali associazioni Ncc.
"Va infine sottolineato -aggiunge- che tali decreti stanno per essere adottati senza alcun sostanziale confronto con la categoria Ncc, che nella quasi totalità delle sue associazioni ha da settimane abbandonato il tavolo ministeriale in assenza della volontà del ministro di modificare bozze del tutto inaccettabili. Da domani ci aspettiamo che il Governo ci ascolti, fermando i decreti Salvini" che avranno "l'effetto di aggravare la già critica situazione del trasporto pubblico locale non di linea nelle nostre città". Questo il motivo della protesta che si è svolta ieri a Roma.