Il nuovo standard Euro 7 comporterà costi industriali fino a 10 volte maggiori rispetto alle stime della Commissione europea. È quanto emerge da uno studio realizzato dal centro analisi Frontier Economics e rilanciato dal'Association des constructeurs européens d'automobiles (Acea), che raduna i costruttori europei dell'auto. L'allarme riguarda gli obiettivi di tutela dell'ambiente e di riduzione delle emissioni nocive.
"La proposta Euro 7 non è il modo giusto per raggiungere questo obiettivo, poiché avrebbe un impatto ambientale estremamente basso ad un costo estremamente elevato". Con "le attuali norme Euro 6/VI l'Unione dispone già degli standard più completi e rigorosi al mondo per le emissioni inquinanti come lo sono NOx e particolato e sono già a un livello appena misurabile grazie alle tecnologie più moderne", ha affermato Sigrid de Vries, direttore generale Acea.
Secondo lo studio di Frontier Economics per auto e furgoni si potrebbe arrivare a 2000 Euro, per i mezzi pesanti anche a 12.000 Euro. Numeri che vanno ben al di là della valutazione iniziale sull'impatto degli standard Euro 7 sull'industria automobilistica europea fatta dalla Commissione europea: valutava una forbice compresa fra 180 e 450 Euro per auto e furgoni e fino a 2800 per i camion e gli autobus.